"la clase operaia è andata all'inferno"

martedì 21 ottobre 2008

sabato 18 ottobre 2008

500.000 in piazza


Alte le percentuali dell’astensione dal lavoro in tutti i settori produttivi In base alle prime stime sull’adesione allo sciopero generale di 24 ore indetto per oggi da CUB Confederazione Cobas, e SdL Intercategoriale, oltre due milioni di lavoratori del settore pubblico e privato hanno incrociato le braccia e ben 500mila sono scesi in piazza a Roma per il corteo nazionale, snodatosi da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, alla Trambus di Roma si è registrato il 45% di astensione dal lavoro; alla CGT di Torino il 75%; a Bologna fra il 75 e il 77%; a Venezia centro l’80% extraurbano 40%; a Treviso il 40%). Forti i disagi anche nei settori Aereo, Ferroviario e Marittimo. La manifestazione nazionale di Roma, immensa nonostante la pioggia continua, ha visto una significativa partecipazione dal settore della Scuola, del Pubblico Impiego, dei Trasporti, del precariato, ma anche dei giovani sfruttati dei centri commerciali, dei movimenti giovanili (studenti medi e universitari, centri sociali) e dei movimenti per i diritti sociali (casa, ambiente, immigrazione).

[...]

Lo straordinario risultato di oggi dimostra che i lavoratori scelgono di non subire ma di essere protagonisti della propria lotta e che la nostra piattaforma è largamente condivisa”, è stato il primo commento del Coordinatore nazionale CUB Pierpaolo Leonardi nel corso della manifestazione. “Da questo sondaggio in carne e ossa il governo deve trarre la conclusione che è necessario aprire la relazione con una consistente parte della società italiana che non delega più la propria rappresentanza a Cgil Cisl Uil”.

[...]

Ha dichiarato Piero Bernocchi, Portavoce dei Cobas: “Nelle scuole delle principali città si è arrivati a punte di 60-70% di adesione allo sciopero, con la metà delle scuole chiuse, ma anche con ottimi risultati nel Pubblico Impiego, nei Trasporti e in molti settori privati”. Ed ha aggiunto: “Tutta la scuola pubblica boccia la politica scolastica del governo, con il più grosso sciopero della scuola mai realizzato, a cui hanno partecipato anche iscritti di altri sindacati dimostrando che questo è il vero sciopero unitario”.

Ha concluso Fabrizio Tomaselli, di SdL Intercategoriale: “Uno sciopero riuscito che dimostra l’estremo disagio dei lavoratori ma anche la loro voglia di lottare. Una manifestazione che ha gridato 500mila NO alle politiche del governo e del sindacato confederale. Da oggi SdL intercategoriale, CUB e Cobas hanno più responsabilità ma anche più forza”.

Roma, 17 ottobre 2008

mercoledì 1 ottobre 2008

SCIOPERO GENERALE 17 OTTOBRE


Cub - Confederazione Cobas - SdL intercategoriale

SCIOPERO GENERALE
17 ottobre 2008


MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

CORTEO ore 10
da PIAZZA DELLA REPUBBLICA a SAN GIOVANNI


CUB, Confederazione Cobas, SdL Intercategoriale hanno proclamato lo SCIOPERO GENERALE di tutte le categorie pubbliche e private per l’intera giornata del 17 ottobre 2008.
Lo sciopero è a sostegno della piattaforma che le tre organizzazioni sindacali di base hanno unitariamente consegnato al governo il 20 giugno scorso e che prevede:
- forti aumenti per salari e pensioni, introduzione di un meccanismo automatico di adeguamento salariale legato agli aumenti dei prezzi e difesa della pensione pubblica - rilancio del contratto nazionale - difesa e potenziamento dei servizi pubblici, dei beni comuni, del diritto a prestazioni sanitarie, del diritto alla casa e all'istruzione;
- abolizione delle leggi Treu e 30 - continuità del reddito e lotta alla precarietà lavorativa e sociale;
- sicurezza nei luoghi di lavoro e sanzioni penali per chi provoca infortuni gravi o mortali;
- lotta al razzismo che nega diritti uguali e scarica sui migranti il maggior peso sociale;
- restituire ai lavoratori il diritto di decidere: no alla pretesa padronale di scegliere le organizzazioni con cui trattare - pari diritti per tutte le organizzazioni dei lavoratori - difesa del diritto di sciopero.

La trattativa in corso tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per svuotare il contratto nazionale di lavoro, l’affondo del governo sulle privatizzazioni, la profonda crisi salariale che vivono i lavoratori e le loro famiglie, il dilagare della precarietà, il tentativo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione anche attraverso l’attacco ai lavoratori pubblici ed i tagli al personale della scuola e della sanità, il razzismo diffuso a piene mani, i rinnovati venti di guerra, ci fanno prevedere un autunno in cui il confronto tra mondo del lavoro, padronato e governo dovrà essere all’altezza della sfida mobilitando lavoratrici e lavoratori per difendere quanto sin qui acquisito con le lotte e per conquistare salario e nuovi diritti.
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.